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Genere Clytospiza

Clytospiza Shelley, 1896

A questo genere viene ascritta un'unica specie;

- Clytospiza monteiri (Hartlaub, 1860) - amaranto di Monteiro .

Questa specie è diffusa in Africa Centrale. Il suo habitat è rappresentato dalle aree umide alberate e cespugliose. Tra gli Estrildidi è una delle specie più grandi, misura tra i 12 ed i 13 cm di lunghezza. Sono uccelli massicci, dotati di un forte becco conico. La testa ed il collo sono grigio ardesia, il dorso e le ali sono bruno-grigiastro, il petto, i fianchi ed il ventre sono castani, con grosse macchie bianche; la coda è nera, il codione è rosso. Nel maschio è presente una macchia rossa sulla gola, macchia che nella femmina è di colore biancastro ed è l'unico segno di dimorfismo sessuale. Le zampe sono carnicino, il becco è nero con base bluastra, gli occhi sono bruno-rossicci.

Si tratta di uccelli diurni, che vivono in coppie o gruppetti a base familiare. Questi uccelli sono molto schivi.

La dieta dell'amaranto di Monteiro è granivora, ma integrano la loro alimentazione con germogli, frutta, bacche e piccoli invertebrati, perlopiù termiti e ragni, in particolare durante il periodo riproduttivo, questo ha inizio con la fase finale della stagione delle piogge, quando la quantità di cibo a disposizione per i nidiacei è maggiore. Le coppie non costruiscono da zero i loro nidi, piuttosto preferiscono occupare i nidi abbandonati di altri uccelli, generalmente rinforzandone l'imbottitura interna con pelo animale e fibre vegetali. All'interno del nido vengono deposte 4-5 uova biancastre, che vengono covate da ambedue i genitori. L'incubazione dura 13-14 giorni, i pulli appena nati sono di colore scuro e sono ricoperti da un leggero piumino grigiastro. Questi lasceranno il nido a 4 settimane di età e saranno autonomi a 6-7 settimane di vita. In Italia l'amaranto di Monteiro non è molto comune, a causa della sua rarità e del costo molto elevato, però ci sono allevatori, come me, che hanno inserito questa specie nei propri allevamenti. In Olanda ed Inghilterra è una specie più conosciuta ed apprezzata, purtroppo per questa specie ancora non sono presenti mutazioni di colore.

foto Allevamento Griseicapilla. Maschio

foto Allevamento Griseicapilla, in alto maschio, in basso femmina

foto Allevamento Ralf Stefani. Pulli

foto Domenico Costantini. Coppia

Testo Luigi Pagliei


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