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Genere Euschistospiza


Astrilde cenerina. Foto internet.

Euschistospiza - Wolters, 1943

A questo genere vengono ascritte due specie;

- Euschistospiza cinereovinacea - Sousa, 1889 - astrilde cenerina,

- Euschistospiza dybowskii - Oustalet, 1892 - astrilde di Dybowski.

In passato entrambe le specie erano ascritte al genere Lagonosticta, attualmente sono ascritte a questo genere a parte, molto vicino sia al sopracitato Lagonosticta ma anche al genere Hypargos, con il quale andrebbe a formare un clade.

Queste due specie occupano habitat molto simili ( savana erbosa, praterie montane con radure boscose e cespugliose) ma sono presenti in due areali ben distinti: mentre l'astrilde di Dybowski è diffusa nella zona costiera del golfo di Guinea dal Senegal alla Nigeria, l'astrilde cenerina è diffusa nella fascia dell'Africa centrale che va dall'Angola all'Uganda sud-occidentale. Entrambe sono poco comuni a livello locale in particolare l'astrilde di Dybowski.

Si tratta di piccoli passeriformi che misurano tra gli 11 ed i 12 cm di lunghezza.

Sono animali dall'aspetto paffuto, con corte ali arrotondate e lunga coda squadrata, muniti di forte becco conico. La colorazione dominante è il colore grigio-ardesia.

Nell astrilde di Dybowsky sui fianchi sono presenti delle picchiettature bianche e caratteristiche aree rosse sono diffuse sul groppone e codione. L'astrilde cenerina ha invece una colorazione meno appariscente rispetto alla congenere, le ali sono più marroni rispetto alla colorazione generale del corpo, il groppone ed il sopraccoda sono cremisi intenso mentre i fianchi ed i lati del petto sono rosso bordeaux, questi ultimi hanno una finissima picchiettatura bianca poco evidente da lontano. In entrambe le specie vi è dimorfismo sessuale riscontrabile da una colorazione del piumaggio più scura ( nera ) nel maschio nella zona del basso ventre-cloaca, nella femmina tale zona è grigio scuro. In sintesi si può dire che le due specie sono facilmente distinguibili tra loro.

Questi sono uccelli che vivono in coppie o in piccoli gruppi di una decina d'individui: sono animali molto schivi ed estremamente timidi, per questo motivo si conosce molto poco circa le loro abitudini, in particolare per l'astrilde cenerina. Si ritiene tuttavia che esse non differiscano significativamente da quelle di specie affini, come gli amaranti dei generi Lagonosticta e Hypargos o gli astri montani del genere Cryptospiza.

In Europa è presente negli allevamenti l'astrilde di Dybowski, mentre la congenere è del tutto assente.

Io ho iniziato ad allevare questa specie circa 3 anni fa ed ho ottenuto ottimi risultanti con l'allevamento in purezza all'interno di una grande voliera esterna. Ho notato da subito un'indole molto territoriale da parte di entrambi i partner nei confronti delle altre specie presenti nella voliera, molto spesso mi è capitato di vedere brevi inseguimenti che terminavano con il malcapitato che si nascondeva tra la vegetazione, questo atteggiamento, fortunatamente, non è mai sfociato in attacchi più violenti. Io ho acquistato questa coppia priva di anello da un'allevatore olandese che li riproduceva in purezza, dopo 3 mesi dall'acquisto il maschio ha iniziato a realizzare un piccolo nido tra la vegetazione, utilizzando fibra di cocco, piume e steli d'erba, pochi giorni dopo la femmina ha iniziato a deporre. La coppia ha covato assiduamente alternandosi per 2 settimane, la notte il maschio sostava nei pressi del nido mentre la femmina covava. I pulli alla nascita sono di colore nero - violaceo con un rado piumino grigiastro, questi sono stati accuditi dai genitori per circa 2 mesi, fino a quando non sono diventati autonomi. All'involo i piccoli avevano ancora la livrea giovanile che consiste in uno scialbo colore uniforme grigio scuro, tra i 3 ed i 4 mesi hanno assunto la colorazione da adulti. Oltre questa prima deposizione la coppia quell'anno ne ha fatte altre 2, per un totale di 7 novelli. In Italia ci sono allevatori che riproducono questa specie in gabbie da cova con l'ausilio dei passeri del giappone come balie, tra questi c'è Franco Vellucci che ha ottenuto ottimi risultati con loro. Purtroppo nelle mostre l'astrilde di Dybowski non è molto presente questo ci fa capire che ancora non è così comune nei nostri allevamenti a causa di molti fattori quali, il prezzo elevato, la difficoltà nel riprodurlo e la spiccata territorialità, spero solo che con il tempo diventi una specie comune in Italia perchè tra gli Estrildidi è una delle specie più affascinanti e caratteristiche.

TESTO LUIGI PAGLIEI

FOTO AUTORI VARI.

Astrilde cenerina. Foto internet.

Astrilde di Dybowski. Foto Allevamento Griseicapilla.

Astrilde di Dybowski. Dimorfismo sessuale, femmina a sinistra maschio a destra. Foto Allevamento Griseicapilla.

Astrilde di Dybowski. Maschio in voliera. Foto Allevamento Griseicapilla.

Astrilde di Dybowski. Pullo di 2 giorni di vita. Foto internet.

Astrilde di Dybowski. Pullo di 3 settimane di vita. Foto Luigi Pagliei soggetto di Franco Vellucci.

Voliera mista. Foto Allevamento Griseicapilla.

Astrilde di Dybowski in natura. Foto David Wong.


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